lunedì 29 settembre 2014

Gli scacchi...solo un gioco?


I bambini, da un paio di anni , hanno scoperto il gioco degli scacchi.




Quest’estate anche il piu’ piccolo si è appassionato, forse perché è riuscito ad imparare le regole, requisito fondamentale per divertirsi (ed ha smesso di usare i pezzi come  pac-man o come birilli) .



Non sono mancate partite a spiaggia, tra un bagno e l’altro, coinvolgendo anche gli amici. 
E’ sorprendente la velocita’ con la quale i bambini imparano a giocare a scacchi.








Abbiamo così incominciato a curiosare on line alla ricerca  delle  scacchiere piu’ bizzarre ed originali (se volete su pinterest abbiamo raccolto le nostre preferite!la nostra bacheca pinterest).Non potete nemmeno immaginare la fantasia che puo' essere impiegata nella costruzione di una scacchiera. 
Poi abbiamo scoperto che  sono nati addirittura 1500 anni fa in India  (se volete leggere la leggenda legata alla nascita di questo gioco,  potete leggerla qui)
 



Leggendo in rete, mi sono imbattuta negli atti di una serie di conferenze in cui si elogiavano le virtu’ della scacchiera a scuola , raccontando esperienze internazionali in scuole inglesi, francesi, italiane , americane e turche.Ho scoperto che esiste una direttiva comunitaria che , gia’ nel 2012, invitava le scuole ad introdurre nel piano formativo e tra le loro attivita’ il gioco degli scacchi.




Solo per curiosità, vi cito testualmente un estratto della direttiva :




Il gioco degli scacchi è accessibile ai ragazzi di ogni gruppo sociale, può contribuire alla coesione sociale e a conseguire obiettivi strategici quali l’integrazione sociale, la lotta contro la discriminazione, la riduzione del tasso di criminalità e persino la lotta contro diverse dipendenze. […] Indipendentemente dall’età dei ragazzi, il gioco degli scacchi può migliorarne la concentrazione, la pazienza e la perseveranza e può svilupparne il senso di creatività, l’intuito e la memoria oltre alle capacità analitiche e decisionali; considerando che gli scacchi insegnano inoltre determinazione, motivazione e spirito sportivo”.
Se pero' ci tenete a leggervela tutta , la trovate qui




Senza che vi leggiate tutto cio’ che si trova in rete sui pregi e le virtu’ degli scacchi , vi riporto una sintesi dei punti che mi hanno colpito di piu’:  

  1.  Il gioco degli scacchi puo’ migliorare la concentrazione : non si puo’ giocare nel caos o con la televisione accesa e sperare che l’avversario non ci mangi il Re in tre mosse. 
  2.  Per giocare a scacchi occorre imparare ad avere pazienza : dobbiamo aspettare che l’avversario abbia terminato la propria mossa e comunque non si può mai sapere quanto durera’ una partita. 
  3. Aiuta a sviluppare le capacita’ analitiche e decisionali:  quante volte sento i miei bambini dire  ‘’muovo l’alfiere  o la torre? Se muovo il primo mi mangia un pedone, se muovo la torre mi mangia il cavallo’’. Pazienza, decidi e cerca di sacrificare il meno importante, ma in ogni caso prendi una decisione. 
  4.  Giocare a scacchi stimola la creativita’ e l’immaginazione: occorre immaginare le mosse dell’avversario e cercare di anticiparle.  
  5. Si acquistisce la consapevolezza del fatto che ogni azione ha una conseguenza: se muovo il cavallo ed ho sbagliato , l’avversario me lo mangia.   
  6. Una delle relazioni che ho letto afferma che gli scacchi siano utili per rafforzare i concetti matematici, topologici , relativi all’orientamento spazio-temporale. In effetti la torre si muove in linea retta, l’alfiere va in diagonale, il pedone si muove di uno ma a volte di due e va (quasi sempre) solo avanti, la scacchiera è quadrata e formata da 64 quadrati piu’ piccoli ed il pezzo deve essere posato con precisione al centro della casella e non disordinatamente a cavallo tra due caselle. Concetti  per noi semplicissimi ma per i bambini piccoli possono non essere cosi scontati.  
  7. Ci sarebbero molti altri aspetti , ma i primi sei punti mi sembrano gia’ molto importanti,  visto che parliamo pur sempre  di un gioco. Quindi il settimo punto sarà: gli scacchi sono un gioco, divertiamoci!


Se vi occorre un  manuale per bambini, qui trovate un pdf interessante.

Se volete approfondire gli studi fatti sull'utilità degli scacchi nella scuola potete leggere questi documenti :  
  1. Scacchi_A_Scuola_In_Italia.pdf 
  2. perchè gli scacchi a scuola 
  3. Progetto scacchi a scuola 
  4. http://www.scacchiescuola.it/ 
  5. a scuola con gli scacchi

mercoledì 24 settembre 2014

Prezzemolo ...e i giochi di una volta





Come sapete abbiamo conosciuto Prezzemolo in occasione della visita a Uomini e lupi di cui abbiamo parlato qui e qui.

Al termine della visita , nella cosiddetta LUPOteca, abbiamo incontrato un signore con una bella e folta barba bianca, gli scarponi da montagna ed i pantaloni di velluto.

Aveva con sé  un baule colmo di ‘’giochi di una volta’’ tutti realizzati da lui.

Uno dopo l’altro, apriva i sacchetti di stoffa e tirava fuori giochi semplici semplici ma bellissimi.

Il primo: lo facevo anche io da bambina, nei pomeriggi trascorsi a casa della nonna.

Basta un filo ed un bottone, e via…si tira il filo alle estremita' e  il bottone gira e ‘’suona’’. Ipnotico !!
 













E il richiamo del gufo?? Con una zucca ornamentale essiccata e poi forata o addirittura con i vecchi contenitori delle pellicole (quelli neri con il tappo grigio). Basta praticare un piccolo foro nella parte inferiore e soffiare!! 
  
E poi abbiamo scoperto che ogni venerdi, sul giornale locale, propone un gioco fai-da-te, come quello che trovate qui sotto.

Ma nono sono finiti.....alcuni sono un po' piu' complessi e stiamo provando a realizzarli.
Ve li mostreremo una volta terminati!!
Per ora, buon divertimento..

lunedì 22 settembre 2014

Kit di salvataggio per affrontare le attese

Quest'anno mi trovo in una situazione nuova e logisticamente complicata .

I bambini fanno sport nella stessa struttura, ma naturalmente in orari diversi.
Per cui mi trovo a dover gestire dei tempi di attesa non sempre brevissimi . Inoltre, abitando abbastanza lontano  dal luogo in cui vanno a scuola e praticano sport, non possiamo andare a casa, ma siamo costretti a ''campeggiare''nell'atrio della piscina, soprattutto quando le giornate sono fredde e piovose.
Naturalmente a turno iniziano con 'ho fame- ho sete- sono stanco- mi annoio- andiamo a casa' e molto altro ancora!

Ho pensato di procurarmi un '' kit di salvataggio'' che ho realizzato con i bambini.

Per prima cosa abbiamo preso una scatola che fosse adatta a contenere il nostro kit.
I  bambini l'hanno decorata incollando carte da decoupage

















Ed ora veniamo al contenuto.

Prima di tutto cerchiamo di soddisfare i bisogni  primari...- HO FAME/HO SETE-!
 Noi abbiamo messo una bottiglietta d'acqua, dei biscotti confezionati e della frutta secca. Anche se normalmente non amate i cibi confezionati, qui dovete fare uno sforzo perchè è un kit di sopravvivenza e potrebbe accadere che la crostata (con la marmellata di pesche che avete fatta ad agosto) vi rimanga in macchina tre giorni. Quindi dobbiamo necessariamente utilizzare prodotti confezionati!

Bisogno secondario MI ANNOIO(con tutto cio' che puo' venir fuori dalla mente di un bambino - mi annoio- ho sonno - mi fanno male le scarpe - andiamo a casa ....etc..etc..)

L' 'arma' migliore: i libri
Devono essere abbastanza brevi da essere letti nei tempi d'attesa e abbastanza semplici da essere letti nell'atrio di una piscina (ambiente non proprio silenzioso ed intimo).

Abbiamo scelto due libri del Dr Seuss, uno di Piumini ed un libro di giochi (cruciverba, unisci i puntini e giochi simili)


Ed infine i giochi, hanno scelto i loro preferiti: gli scacchi, tangram, Uno, e un altro gioco di carte.


Poi hanno sistemato il tutto nella scatola


Via! Ora non ci resta che mettere il kit in macchina insieme agli zaini della scuola e le borse della piscina e possiamo partire tranquilli!


venerdì 19 settembre 2014

Uomini e lupi - seconda parte



E dopo la prima parte di ‘’uomini e lupi’’ , come promesso,  ecco la seconda.

Questo è forse il momento che i bambini apprezzano di piu’.

Nel centro di Entracque, dalla  piazza che vedete nelle fotografie sotto,   si accede alle quattro sale che costituiscono l’ultima parte di questo tour alla scoperta del lupo.




Siete mai stati in campeggio, immersi nella neve e quasi certamente in mezzo ai lupi?  Forse no, ma nella prima sala (la tenda delle favole), potrete provare! E nonno Prezzemolo vi raccontera’ storie di lupi cattivi ma anche storie di lupi buoni.

Ma chi è Prezzemolo? Entrate nella seconda sale e vi raccontera’ tutto , mentre siete seduti nel suo laboratorio (ripara biciclette). Vi raccontera’ del suo viaggio in bicicletta alla ricerca delle storie, delle leggende e dei miti relativi ai lupi.

Ma sono sicura che non siete mai stati nemmeno in una galleria dei ritratti  in cui i personaggi chiacchierano tra di loro o addirittura si spostano da un quadro all’altro. Allora entrate nella terza sala, e potrete vedere con i vostri occhi. Li sentirete discutere di contrabbando di sale, di bracconaggio, della paura del lupo per chi viveva di pastorizia .

Finirete il vostro giro nascondendovi in una grotta da cui ‘’spiare’’ cosa accade fuori: sentirete i pastori lamentarsi, i bambini fare una merenda sulla neve, vedrete un veterinario che visita una capretta e alla fine…forse vedrete anche il lupo!

Noi al termine del nostro giro abbiamo avuto il piacere di incontrare di persona Prezzemolo, una persona speciale.
Nel prossimo post, vi raccontero’ di lui

giovedì 18 settembre 2014

Uomini e Lupi



Lo scorso week end siamo andati per la seconda volta a visitare ‘’Uomini e Lupi’’
Ve lo consiglio vivamente!!!

E’ dislocato in due differenti zone. La prima si trova alla Casermette (pochissimi km da Entracque) ed è la zona dedicata alla Riserva . 
Qui si trovano i lupi che sono stati salvati e curati in seguito ad un incidente stradale o al fortuito incontro con un  bracconiere.
Vi è un percorso guidato che passa attraverso lo studio di Caterina (una fotografa appassionata di lupi), la sua cucina, la biblioteca, il bosco, una baita di montagna. Al termine della visita,  si sale  sulla torretta d’osservazione e si spera di incontrare il lupo. 





 





 

















Vi sono anche una serie di telecamere da cui si possono vedere le zone piu’ nascoste del parco.





Quest’anno siamo riusciti a vedere il lupo Ormea
Domani vi racconto della seconda zona, quella che si trova nel centro di Entracque.


seconda parte