lunedì 22 settembre 2014

Kit di salvataggio per affrontare le attese

Quest'anno mi trovo in una situazione nuova e logisticamente complicata .

I bambini fanno sport nella stessa struttura, ma naturalmente in orari diversi.
Per cui mi trovo a dover gestire dei tempi di attesa non sempre brevissimi . Inoltre, abitando abbastanza lontano  dal luogo in cui vanno a scuola e praticano sport, non possiamo andare a casa, ma siamo costretti a ''campeggiare''nell'atrio della piscina, soprattutto quando le giornate sono fredde e piovose.
Naturalmente a turno iniziano con 'ho fame- ho sete- sono stanco- mi annoio- andiamo a casa' e molto altro ancora!

Ho pensato di procurarmi un '' kit di salvataggio'' che ho realizzato con i bambini.

Per prima cosa abbiamo preso una scatola che fosse adatta a contenere il nostro kit.
I  bambini l'hanno decorata incollando carte da decoupage

















Ed ora veniamo al contenuto.

Prima di tutto cerchiamo di soddisfare i bisogni  primari...- HO FAME/HO SETE-!
 Noi abbiamo messo una bottiglietta d'acqua, dei biscotti confezionati e della frutta secca. Anche se normalmente non amate i cibi confezionati, qui dovete fare uno sforzo perchè è un kit di sopravvivenza e potrebbe accadere che la crostata (con la marmellata di pesche che avete fatta ad agosto) vi rimanga in macchina tre giorni. Quindi dobbiamo necessariamente utilizzare prodotti confezionati!

Bisogno secondario MI ANNOIO(con tutto cio' che puo' venir fuori dalla mente di un bambino - mi annoio- ho sonno - mi fanno male le scarpe - andiamo a casa ....etc..etc..)

L' 'arma' migliore: i libri
Devono essere abbastanza brevi da essere letti nei tempi d'attesa e abbastanza semplici da essere letti nell'atrio di una piscina (ambiente non proprio silenzioso ed intimo).

Abbiamo scelto due libri del Dr Seuss, uno di Piumini ed un libro di giochi (cruciverba, unisci i puntini e giochi simili)


Ed infine i giochi, hanno scelto i loro preferiti: gli scacchi, tangram, Uno, e un altro gioco di carte.


Poi hanno sistemato il tutto nella scatola


Via! Ora non ci resta che mettere il kit in macchina insieme agli zaini della scuola e le borse della piscina e possiamo partire tranquilli!


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo è ai miei occhi l’uso della creatività al servizio dell’Amore, quello con la “A” maiuscola. Il desiderio di lenire un malessere reale o dettato dalla noia nel proprio figlio. Una noia che può essere colmata solo dall’ascolto del cuore o da cose preparate con il cuore. Un giochino elettronico, utile in alcuni momenti, alla lunga non potrà mai prendere il posto di questa scatola delle meraviglie.
Complimenti signora Disorganizzata!
Riflessa67

Unknown ha detto...

Mannaggia, che idea. Da copiare!

Anna Disorganizzata ha detto...

Grazie mille!!!!!!!!

Unknown ha detto...

Ecco, bella idea, te la copio, perchè siamo nella stessa situazione